Milano, 16 settembre 2015 - 15:31

Dormiresti in un castello di sabbia?
In Olanda si può (ancora per poco)

Nelle città di Oss e di Sneek, che ogni anno ospitano lo Zandsculpturen Festival,
hanno aperto due alberghi costruiti con la stessa tecnica delle sculture di sabbia

di Massimiliano Del Barba

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Dormireste in un castello di sabbia? E in un castello di sabbia grande come un castello? Il sogno di tutti noi — almeno di chi è stato bambino ed è stato bambino almeno una volta su una spiaggia sabbiosa (sfortunato chi ha avuto genitori amanti dei tuffi dagli scogli) — è diventato realtà. A poco meno di 1.200 chilometri da qui (da qui s’intende Milano).

Allo Zandsculpturen Festival

Oss e Sneek sono due cittadine olandesi rispettivamente di 85 mila e 35 mila abitanti. Niente di speciale: duecento chilometri l’una dall’altra, Oss è un centro commerciale del Brabante, noto agli sportivi per aver dato i natali a Ruud van Nistelrooy, mentre Sneek, nella provincia dei Frisoni, è ricca di canali e di attività siderurgiche. Ma entrambe sono accumunate da qualcosa di davvero insolito: lo Zandsculpturen Festival.

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Dormire in un castello di sabbia

Due alberghi, un’unica formula

Due appuntamenti paralleli con le sculture di sabbia: a Sneek il festival si tiene dal 13 giugno al 20 settembre, mentre a Oss dal 2 maggio al 4 ottobre. E quest’anno, in entrambe le località, ha aperto lo Zand Hotel. Un hotel, anzi due, tutto di sabbia (tranne la doccia, ovviamente). I due alberghi hanno elettricità, bagni con acqua calda, finestre e wi-fi e i gestori dicono che si possa stare tranquilli: le pareti sono solide. Ogni albergo è a tema. Quello di Oss è decorato con sculture di draghi cinesi, la Grande Muraglia e l’esercito di terracotta. L’altro invece rende omaggio alla città natale dei Flintstones, Bedrock.

Overbooking

Ad avere l’idea è stata la Global PowWow, società specializzata in comunicazione e marketing che collabora attivamente con gli organizzatori delle due rassegne e che ha preso ispirazione dagli alberghi di ghiaccio già presenti in Svizzera e in Finlandia. Mancano pochi giorni alla fine dei due Zandsculpturen Festival, il che porterà alla chiusura degli hotel. Che tuttavia, visto il successo commerciale (le prenotazioni sono andate velocemente in overbooking), dovrebbero riaprire il prossimo anno.

mdelbarba@corriere.it

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